Hire full-time talent anywhere with EOR

Easily manage and pay your contractors

Run payroll with or without a subsidiary

Global Benefits

Benefits & insurances for your workforce

Global Immigration

Relocation and visa made easy

Talent Acquisition

Find the best candidates for your team

Hire from $49, scalable & transparent

Data protection & Security

About Horizons

Our borderless team and our global purpose

Success Stories

How businesses accelarate hiring with Horizons

Partner Program

Become a partner and benefit from unique offerings

Global Hubs

Discover our international offices

Careers

Join our mission to shaping the New World of Work

Il Mercato Cinese del Vino Potrebbe Diventare il Secondo Mercato Mondiale Entro il 2020

Wine fest

La Cina sta conquistando rapidamente il mercato mondiale del vino. Secondo il rapporto dell’agenzia internazionale di analisi International Wine & Spirit Research (IWSR), entro tre anni la Cina sarà il secondo paese al mondo per vendite di vino, dopo gli Stati Uniti. Ci sono diverse ragioni e conseguenze legate a questi dati, secondo RT Channel.

Il consumo di vino in Cina è in rapida crescita. L’IWSR prevede che entro il 2020 il mercato vinicolo cinese sarà secondo solo agli Stati Uniti e sorpasserà gli attuali leader, Regno Unito e Francia.

“La classe media cinese sta crescendo, e con essa la domanda di vino straniero di qualità.” Secondo Wang Zuming, direttore della China Alcoholic Beverages Association, “nel primo semestre del 2017 la Cina ha acquistato 254 milioni di ettolitri di vino per un totale di 1,146 miliardi di dollari, pari al 13,9% in termini di quantità e al 3,34% in termini di qualità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nei prossimi tre anni saremo innegabilmente il numero due del mercato mondiale del vino“.

Oltre alla vendita e al consumo di vino, la capitale Pechino potrebbe raggiungere il primato anche per quanto concerne le dimensioni dei vigneti, vale a dire il doppio rispetto alle dimensioni del leader attuale Spagna.

Attualmente Pechino è il maggiore importatore di vino rosso e il sesto consumatore mondiale di vino (17,3 milioni di ettolitri).

Secondo gli esperti, con una popolazione di 1,379 miliardi di persone, il potenziale della Cina è immenso. Entro tre anni, le vendite nel paese dovrebbero raggiungere i 6,1 miliardi di ettolitri all’anno.

Uno dei motivi per cui il commercio del vino in Cina sta crescendo a livelli esponenziali è dato dalle abitudini di consumo della popolazione cinese, che esercita una notevole influenza sul mercato mondiale del vino.

Ad oggi, la Francia detiene il 42,6% del mercato vinicolo cinese, il 10,2% in meno rispetto all’anno scorso. D’altra parte, i vini australiani e cileni apprezzati dai cinesi mostrano una crescita stabile, rispettivamente del 25,1% e del 10,5% del mercato.

Il successo dei vini Australiani e Cileni è dovuto alla firma dei trattati di libero scambio con la Cina. Secondo Tim Hunt del Dipartimento di Agricoltura e Alimentazione di Rabobank, “Da cinque anni le importazioni di vino australiano in Cina crescono del 10% all’anno. Naturalmente, il futuro delle esportazioni australiane di vino è nelle mani della Cina”.

L’aumento della domanda in Asia ha un impatto positivo sulla situazione globale del settore vitivinicolo.

L’economista, giornalista ed esperto di mercato Mike Veseth ha giustamente affermato che “Negli ultimi 50 anni, il consumo di vino nel Vecchio Continente si è notevolmente ridotto, mentre l’aumento della domanda in Nord America e in Asia compensa queste tendenze negative. Oggi, il mercato globale del vino è finalmente in equilibrio dopo un lungo periodo di eccesso di offerta e di domanda insufficiente”.

Solo gli Stati Uniti nei prossimi tre anni registreranno importazioni di vino superiori a quelle cinesi. All’inizio degli anni ’90, il mercato americano era già al sesto posto, ma nel 2016 è salito al vertice.

Secondo gli esperti di IWSR e Vinexpo, la vendita al dettaglio di vino negli Stati Uniti aumenterà dell’11% (fino a 38,6 miliardi di dollari) entro il 2020, il doppio di quella del suo concorrente più vicino, il Regno Unito. Nel Regno Unito, la forte domanda di spumante sarà compensata dalla perdita di interesse per i vini fermi. Questo è particolarmente vero per effetto della Brexit, che ha attualmente reso il Regno unito un mercato sensibile ai cambiamenti e all’incertezza, e che sarà quindi minacciato dall’aumento dei prezzi.

Non Solo Importazioni

Oltre alla crescente domanda, la Cina sta incrementando la produzione del proprio vino. Secondo il rapporto dell’IWSR, il Paese si colloca al quinto posto nella classifica dei Paesi vitivinicoli.

Inoltre, la Cina è il secondo paese dopo la Spagna in termini di superficie a vigna (847.000 ettari), e davanti alla Francia (785.000 ettari).

Secondo gli esperti, dal momento che il governo cinese sta attivamente creando le basi dell’industria vinicola nazionale, la Cina potrebbe anche superare la Spagna in cinque anni.

Le Difficoltà Climatiche Globali Per I Produttori di Vino

Tuttavia, il clima globale impone nuove sfide ai viticoltori.

Il quotidiano australiano Australian Sun ha pubblicato i risultati di uno studio che indica che il cambiamento climatico potrebbe danneggiare i territori dove tradizionalmente si coltiva l’uva. Ciò potrebbe riguardare principalmente la Francia, l’Italia meridionale, la Spagna e l’Argentina settentrionale.

Il professor John Holdren, specialista ambientale, ha affermato durante la conferenza di Vinexpo Bordeaux che entro il 2050 i territori che potranno essere utilizzati per la coltivazione della vite saranno ridotti del 23%.

A tutt’oggi oggi, la superficie destinata a vigneto continua a crescere solo in Cina e Nuova Zelanda, mentre i vigneti europei sono in calo (-26.000 ettari dal 2014).

Solo tra il 2012 e il 2016, le regioni vinicole tradizionali della Borgogna e del Piemonte (patria del Barolo) hanno perso quasi il 50% dei raccolti a causa del gelo e della grandine, e quest’anno le esportazioni dall’Argentina sono diminuite di 18 milioni di litri.

La produzione vinicola brasiliana è diminuita del 55% a causa del rafforzamento della corrente El Nino.

Mike Veseth ha spiegato che “naturalmente, il cambiamento climatico è il nemico numero uno dei viticoltori, e i produttori sono costretti ad adattarvisi. Il vino inglese è un buon esempio di adattamento. Il riscaldamento globale ha ridotto la qualità dello champagne prodotto in Francia, ma allo stesso tempo ha aperto la strada ai produttori britannici di spumante. Ma, innegabilmente, se il clima continua a cambiare, la produzione di vino nel mondo si ridurrà in modo significativo”.

 

Assumere e pagare i talenti
con Horizons in
180+ paesi

Il Mercato Cinese del Vino Potrebbe Diventare il Secondo Mercato Mondiale Entro il 2020

Related Posts

None found

Richiedi un Preventivo

Related Posts